Girasoli, 1888 - 1889
Vincent Van Gohg ![]() |
Fin dall'antichità, e presso civiltà diverse tra loro, come quella cinese, romana o persiana, i fiori sono stati
usati a scopi decorativi osombilici. Il giglio, ad esempio, era un attributo trdizionale della Vergine,
perchè ne simboleggiava la purezza, ed era quindi immancabilmente presente nei dipinti dell'Annunciazione.
I fiori inoltre costituiscono un elemento essenziale in molti paesaggi, e in tutte le raffigurazioni di giardini.
In quanto soggetto indipendente, quello floreale trovò i suoi pionieri in Olanda fin dalla fine del Seicento,
e Jan Huysum venne descritto come "la fenice di tutti i pittori di fiori". La sua grande fama gli proveniva dai
sui severi principi: sapeva perfettamente quali fiori dovevano essere inseriti in ogni composizione, e una volta
rifiutò di portare a termine una commissione perchè non riusciva a trovare la rosa gialla di cui aveva assolutamente
bisogno. Il suo cliente dovette attendere fino all'estate successiva per avere il suo quadro. Ci sono artisti che
vengono ricordati automaticamente insieme a determinati fiori: gli esempi più scontati sono quelli delle ninfee di
Monet e dei girasoli di Van Gohg. claude Monet impiegò l'ultima parte della sua carriera a dipingere nel suo giardino
a Giverny, realizzando tele sempre più grandi dei suoi stagni di ninfee. al contempo, vincent Van Gohg dipinse il quadro
di fiori più famoso in assoluto. Diversamente da moltri altri artisti dipinse i girasoli esattamente come li vedeva,
anche se le teste erano appassite e già morte.
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![]() Lo stagno delle ninfee, armonia in rosa; 1900
Claude Monet |