Il dipinto "Lezione di danza" mette in scena le due passioni del pittore Edgar Degas:il mondo del balletto e lo studio del movimento del corpo umano.
Il taglio compositivo obliquo,la visione dal basso verso l'alto,la distribuzione assiale delle figure rivelano la straordinaria novita' della pittura di Degas
che sembra proporre un superamento della produzione fotografica.
Edgar Degas (1834-1917),figlio di un banchiere nato a Napoli da esuli francesi e di una creola di New Orleans,ebbe una formazione,rispetto agli altri impressionisti,
maggiormente collegata ai maestri del passato.
A Parigi,negli anni sessanta,Degas comincio' ad allontanarsi dagli ambienti boeghesi in cui era fino ad allora vissuto,scegliendo come amici gli artisti piu'
all'avanguardia del tempo,come Manet Renoir,Cezanne.Fu con loro che divenne un frequentatore di teatri,cabaret,caffe'-concerto,affascinato dalla "Ville Lumiere".
In tale clima,Degas si avvicino',secondo l'auspicio di Baudelaire,a temi piu' aderenti alla vita contemporanea,ispirandosi anzitutto alle corse dei cavalli,
e cercando,attraverso un continuo studio dal vero,di rendere l'eleganza degli animali e la vivacita' della folla.
Sensibile anche alle stampe giapponesi e alle tecniche fotografiche,Degas espose alle mostre degli impressionisti - alla terza esposizione,nel 1877,presento'
ben 25 opere - pur mantenendosi autonomo,lontano dalla pittura en plein air.
Con gli impressionisti Degas condivideva il nuovo modo di guardare la realta',semplificando i mezzi espressivi per ottenere una visione piu' diretta,dinamica
e aderente al vero,anche se rimaneva vivo in lui il desiderio di una costruzione solida,geometrica,lontana dalla vaghezza prospettica dei suoi colleghi.
Anche dal punto di vista dei soggetti,Degas si mantenne autonomo,trascurando la rappresentazione della natura per privilegiare la citta' e i suoi mutevoli
volti:oltre all'ippodromo con i cavalli e i fantini,dai movimenti caratteristici,quasi al limite dello squilibrio,anche i caffe'-concerto,e poi il mondo
del lavoro,con le lavandaie viste nei momenti di sforzo,di pausa o di noia,e il teatro con i cantanti,i musicisti,le ballerine.
Il balletto soprattutto interessava l'artista,perche' gli dava la possibilita' di analizzare il movimento ,non quello libero e spontaneo,ma quello ritmato
da leggi precise,rigoroso e geometrico.Così le ballerine saranno spesso il soggetto delle sue opere.
Le ballerine le ritrasse in numerose pose:leggere sul palco come in "Ballerine in scena", nello sforzo di esercizi come in "Ballerine alla sbarra", rilassate
negli spogliatoi,dietro le quinte come in "Ballerine fra le quinte".
Ma a differenza di altri pittori che ritraevano le figure dei grandi danzatori in pose perfette ed eleganti, le ballerine di Degas, raccontano di un mondo
fatto di durissimo lavoro, sacrificio e studio, ma senza indugiare sul sentimentakismo;il mondo che ritrae lui e' fatto di piccoli gesti quotidiani e
atteggiamenti spontanei, come allacciarsi le scarpette in "Pausa durante la lezione di danza"e "Ballerina che si allaccia la scarpa destra", sistemarsi il
tutu', ascoltare il maestro sedute sopra un pianoforte,accasciarsi a terra stanche, provare un esercizio e persino in pose sgraziate quasi si stiracchiano
o si grattano la schiena.
Pochissime le volte in cui ritrae scene dal palcoscenico come in
Etoile
in cui con poche macchie di colore Degas rende gli effetti luce e ombra della
ballerina che si affaccia sulla scena.