L’ottimo e cinico narratore Piero Chiara, in vista del primo centenario della morte (1982), d’accordo con l’editore Vanni Scheiwiller, pensò fosse giunto il momento di raccogliere tutto quanto era stato scritto contro l’Eroe in un volume che avrebbe dovuto essere intitolato “Hanno parlato male di Garibaldi”. Aiutato da Giuseppe Siccardi, cominciò a catalogare il materiale di tal fatta esistente, incredibilmente cospicuo, ove si consideri l’idolatria per il Nostro.

Garibaldi sarebbe stato privo di entrambi i padiglioni auricolari e questo non per difetto di nascita ma a seguito di una mutilazione. Nei primi tempi del suo soggiorno in Sudamerica, sorpreso e catturato nel corso di un’azione tesa a razziare cavalli, gli furono tagliate le orecchie perché tale era, all’epoca e in quelle bande, la punizione in uso per i ladri di bestiame. L’altra versione parla che quando Garibaldi faceva il pirata nei pressi della laguna Dos Patos dove assaliva non solo le navi mercantili, ma anche i villaggi interni dei contadini, facendo razzie, rubando oggetti di valore e violentando le donne, nel quel periodo, avendo tentato di violentare una ragazza, questa gli aveva staccato l’orecchio destro con un morso. Di qui, la necessità di far crescere fino alle spalle i biondi capelli che, incorniciandogli il volto, con la fluente barba, tanto contribuirono poi alla creazione del suo mito. Di più, maggiormente infamante e macabra, nota, trascurata dagli storici a disagio nel ricordarla, la voce che, in fuga nelle paludi di Comacchio e in pericolo d’essere catturato, Garibaldi, deceduta l’amatissima Anita, incinta per la quinta volta, la seppellì affrettatamente sotto pochissima sabbia lasciando che una mano sporgesse dal suolo, mano che di lì a poco sarebbe stata rosicchiata dai cani randagi che pure avrebbero provocato, scavando e mordendo, lesioni ed ecchimosi alla gola della poveretta tanto da far credere che la stessa fosse venuta a morte per strangolamento! Che potrebbe essere caso ancora più scandaloso ricordando i due feriti cui sono stati strangolati per non intralciare la marcia nell’anni delle imprese Sudamericane.