Acrobata e giovane equilibrista...

Il monumentale nudo michelangiolesco, curiosamente girato di spalle, occupa con prepotenza la parte destra della tela e ci comunica la sensazione di uno spazio compresso, chiuso, senza respiro. Soltanto spostandosi verso sinistra il nostro sguardo acquista la percezione di un ampio spazio aperto, indugia all'orizzonte e scopre in lontananza un cavallo e una donna con un bambino per mano. La figura esile e sottile dell'equilibrista con le braccia alzate ci suggerisce un'idea di leggerezza e di movimento che da un lato si contrappone alla fisicità e alla staticità dell'acrobata, ma dall'altro ne esalta la possenza. Come Degas si appostava dietro le quinte dell'Opèra per cogliere le ballerine nell'atto furtivo di allacciarsi una scarpa o di massaggiarsi un muscolo, così anche Picasso evita le luci dello spettacolo e preferisce sorprendere gli acrobati durante le prove e nell'intimità della vita quotidiana.

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