Postmonument

14°Biennale Internazionale di Scultura di Carrara

labiennaledicarrara.it La polvere è l'indiscussa protagonista della 14°Biennale di Carrara:la polvere prodotta dal marmo quando si sbriciola e quella della storia,sua ultima testimonianza. La mostra mira ad indagare la trasformazione della società attraverso il soggetto "monumento";nato per esaltare eroi santi e potenti e fare in modo di mantenere vivo il ricordo delle loro imprese ai posteri.Sfida all'eternità e alla morte il monumento nel corso del tempo è destinato alla fine dei suoi stessi committenti, consumato nella polvere.La mostra comincia proprio con la morte,con i monumenti che per lunghi secoli hanno messo alla prova gli artisti più importanti.Leonardo Bistolfi,autore di monumenti cimiteriali in cui la materia si diffonde e si disperde nella luce e nell'aria intende la morte come dinamismo e trasformazione. La finalità celebrativa domina invece i monumenti civili,durante il periodo dei totalitarismi tra le due guerre,assistiamo alla costruzione di numerosi monumenti rappresentanti di un potere centrale forte volto a mostrare al popolo i propri idoli e i propri miti. Il forte valore identitario di cui questi monumenti erano portatori e interpreti si evince nel periodo immediatamente successivo,con la loro distruzione. Da sempre l'abbattimento o la distruzione di un monumento desta scalpore (contentezza o sdegno a seconda dei casi) poichè rappresenta una presa di posizione forte ,un'istanza di mutamento e di rivoluzione che turba più di mille parole. La scultura assume ancora oggi un rilievo importante nel tessuto sociale,ancora stimola e mette alla prova artisti che si cimentano in opere sperimentali e spesso di rottura con la tradizione (sebbene esistanto recuperi di forme e tipologie di materiali tradizionali). Oggi il binomio scultura-monumento appare cedere il passo all'architettura che si fa portatrice d'istanze e simboli identitari in cui le città si rispecchiano e si riconoscono. Sul versante opposto a quello della monumentalità troviamo quello della performance,dell'istallazione effimera,della fugacità del tempo e della dispersione che sembra mettere in crisi il concetto di durata/durevolezza in cui fin dagli albori i monumenti trovano la loro precipua ragion d'essere.