Smarthphone: la rivoluzione

Scatti inediti
Cartoline dall'Italia
Nascita di nuovi mezzi di informazione
La mania del fotoritocco
La privacy violata

L'arte della fotografia diventa di massa

Scrivere un resoconto o voler trarre delle conclusioni su come gli Smartphone hanno cambiato il nostro modo di comunicare, e più in generale, la nostra vita, è compito assai arduo. E' un mondo in continua evoluzione. I software dedicati alla fotografia ed alle riprese video non si contano più. La telecamera integrata ad alta risoluzione, ma soprattutto la possibilità di poter inviare e ricevere immagini o video, oltre che poter utilizzare dei programmi per il fotoritocco o fotomontaggio, hanno stravolto il nostro modo di comunicare e di vedere la realtà. Ovviamente l'effetto principale è una enorme quantità di immagini e video inediti, intesi come materiale che senza questi strumenti non avrebbe la possibilità di essere "catturato". Sono gli scatti e video che produciamo per strada, al ristorante, in ufficio, allo stadio, in ospedale e che un tempo non molto remoto era impossibile fare. Ma vediamo un pò di analizzare i pro ed i contro di questi scatti inedeti, cercando di non fare troppa filosofia, attraverso dei brevi racconti. Focalizziamo la nostra attenzione sulle fotografie.

Un tassista napoletano viene fermato dalla Polizia Municipale, in zona a transito pedonale, di una città del Nord. Il vigile gli chiede come mai si trovi in quella zona e lui candidamente risponde che stà accompagnando in centro una cliente proveniente da Napoli. Il vigile insospettito sia dall'enorme quantità di bagagli, sia dal tassametro spento, chiede spiegazioni ed in particolare dove si stessero dirigendo, offrendosi di fargli da guida col chiaro intento di smascherarlo, ed il motivo del famoso tassametro spento. Insomma dietro la perseveranza del vigile e la richiesta finale dei documenti di ambedue gli occupanti della vettura, il buon tassista ammette di essere in vacanza con la moglie. Il vigile perseverante, lo obbliga a fare retromarcia ed uscire dalla zona pedonale, senza comminargli nessuna sanzione.

Un giorno attraversando il ponticino che scavalca il torrente Terzolle, in zona Careggi, notai che le anatre che vi stazionano stabilmente, avevano costruito un nido proprio in mezzo al corso d'acqua. In seguito ad un piena il nido scomparve ed emerse nello stesso punto una vecchia brandina, gettata lì da chissà quale gentiluomo. Il mio dubbio su come avessero fatto a costruire il loro nido in quella posizione fu risolto: le anatre lo avevano ancorato alla branda! Riflettendo ho pensato come un gesto così vandalistico fosse stato trasformato in opportunità dalla natura. Interessante. Peccato che a tuttoggi la brandina sia ancora lì.

Un furgoncino la cui carrozzeria non è più uno strato di vernice omogenea, ma una bella immagine stampata non è certo una novità. Oggi, poi, assistiamo ad un vero e proprio linciaggio del nostro Io attraverso queste immagini pubblicitarie presenti ovunque. Autobus, mezzi privati, impalcature di edifici in ristrutturazione, pali dell'illuminazione e mi sembra strano che ancora non abbiano usato il numerino "tieni coda" che troviamo dal fornaio, all'Asl, e per chi è più sfortunato all'ufficio immigrazione della questura. Ma questo mi ha veramente colpito. Non è la classica immagine, vista e rivista, magari di un'opera famosa che viene utilizzata a scopi pubblicitari. Non è neanche una consueta ricostruzione fotografica elaborata al computer. Mi è piaciuta così tanto che ho fatto una ricerca. Ho scoperto che si tratta del dipinto, uno dei tanti, di un giovane artista che vive a Firenze commisionato dal comune stesso per promuovere la cultura nella città. Ottima iniziativa.

Ho scritto questi tre racconti e mi sono posto subito una domanda: Ma è più semplice leggere le immagini o il testo che le circonda? Sicuramente l'immagine è la rappresentazione più realistica di un evento ma al tempo stesso priva della poesia che invece riesce a trasmettere la scrittura. Ovviamanete, la mia, è un'opinione non un dogma.


copyright © 2012 Antonio