Il tema del corpo nel corso della Storia dell'arte



Le forme umane sono state un tema dominante in tutto il mondo e per tutto il corso della storia dell’arte. I grandi artisti dell’antichità delinearono già la perfezione del corpo umano, e questo venne poi ripreso nella pittura e nella scultura del Rinascimento. L’uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci è basto su un diagramma ideato dall’architetto latino Vitruvio, che mostra le proporzioni ideali dell’uomo come perfettamente aderenti all’interno di un quadrato, circoscritto da un cerchio. Gli artisti rinascimentali ritenevano essenziale lo studio dei testi e delle statue dell’antichità. Per secoli, dopo che essi ebbero istituito il genere del nudo, l’abilità nel disegnare il corpo umano fu il parametro per misurare la competenza artistica. Fino alla metà del XX secolo, il programma didattico nelle accademie era basato sullo studio del nudo.

Rappresentare la forma umana implica più che il mero equilibrio delle proporzioni. Può evocare la sensualità, la purezza, l’eroismo, la fertilità. Nell’arte buddista e hindu, il yakshi è lo spirito femminile della natura, la cui figura voluttuosa sottolinea la sua funzione di simbolo della fertilità. Si diceva, infatti, che avesse il potere di far fruttificare un albero al semplice contatto.

Il poeta moderno W.H.Auden descrisse la sua predilezione per il nudo, condivisa da molti appassionati d’arte, come il più complesso ed espressivo di tutti i generi artistici, riassumendola in queste righe:

Dall’umana creta l’arte trae vita,
il paesaggio non è che sfondo per un busto.
Scambierei subito le mele di Cézanne
Per avere un Daumier o un piccolo Goya.


Uomo vitruviano, Leonardo da Vinci
1490 circa, matita e inchiostro su carta, Gallerie dell'Accademia, Venezia


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