JACOPO CARRUCCI detto IL PONTORMO



"Fu Iacopo molto parco e costumato uomo,

e fu nel vivere e vestire suo più tosto misero che assegnato

e quasi sempre stette da se solo, senza volere che alcuno lo servisse o gli cucinasse."

Giorgio Vasari, Le Vite


Autoritratto dalla deposizione della Chiesa di Santa Felicita, Firenze

Il Pontormo (1494-1557) si colloca in un periodo abbastanza significativo, ovvero a cavallo tra la fine del '400 e la metà del '500, abbracciando quindi la fase critica in cui le truppe francesi di Carlo VIII invasero l'Italia col saccheggio e la violenza, e il tramonto del Rinascimento, quel periodo che si suole far terminare approsimativamente con la morte del grande Raffaello (1520). L'artista quindi vive e partecipa in modo importante a quella fase che gli storici dell'arte denotano come "Manierismo",termine coniato da Giorgio Vasari, per indicare la maniera dei grandissimi maestri del medio-Rinascimento: Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Pontormo viene quindi tradizionalmente riconosciuto come un pittore manierista (se non il primo vero manierista), ovvero come un artista seguace di quello stile dei maestri rinascimentali, concepiti sempre come inesauribili fonti di ispirazione per il vasto repertorio di schemi compositivi. Inutile dire che tale argomento è stato oggetto di innumerevoli critiche, ridefinizioni e completamenti, fin dal '500. Qui abbiamo giusto dato una superficiale introduzione.

La vita e la formazione

LE OPERE IMPORTANTI


1. Decorazione del Chiostro della Chiesa di Santissima Annunziata, Firenze 1514 - 1516
2. Affreschi della Villa Medicea di Poggio a Caiano 1519 - 1521
3. Affreschi della Certosa del Galluzzo 1523
4. Affreschi della Cappella della Chiesa di Santa Felicita a Firenze, in part. la Deposizione 1526 - 1528 ca.