ARTE: la natura morta

La natura morta è l'arte di disporre e rappresentare oggetti inanimati: fiori, frutta, cibo, utensili, complementi di arredo, strumenti e, a volte, anche piccole creature come uccelli e insetti. Gli antichi Romani utilizzavano già questo soggetto nelle pitture murali e nei mosaici realizzati per decorare le proprie abitazioni; mentre la Cina, fin dai tempi antichi, vanta una lunga tradizione nella pittura di fiori e uccelli, che raggiunse il culmine nel tredicesimo e quattordicesimo secolo con le eleganti raffigurazioni di bambù e fiori di susino, create dagli artisti della dinastia Yuan.

Nell'arte occidentale, la natura morta si introdusse inizialmente come elemento di sfondo nei dipinti, allo stesso modo dei paesaggi. Essa acquisì via via un ruolo sempre più determinante, fino a passare in primo piano nella pittura olandese del diciassettesimo secolo, nel periodo in cui gli artisti olandesi iniziarono a dipingere il mondo che li circondava. Rachel Ruysch fu la principale pittrice di fiori dei sui tempi. Questa per lei fu una scelta ovvia, poichè suo padre era un eminente botanico, e al tempo stesso risultava accettabile che una donna dipingesse fiori piuttosto che soggetti di altro tipo.

Nel corso del diciannovesimo secolo la considerazione per la natura morta si affermò sempre più, nella misura in cui si imponeva il gusto per la rappresentazione di soggetti della vita quotidiana. Erano in un primo momento i dipinti più realistici e dettagliati a dar prova di maggior destrezza. Tuttavia, come accadde per altre tematiche, i post-impresionisti e gli artisti dei movimenti successivi si discostarono dalla rappresentazione realistica delle nature morte, cercando di dar risultato piuttosto ad altri aspetti. Henri Matisse, influenzato da artisti come Paul Cézanne e Paul Gauguin, esplorò i modi in cui un colore intenso poteva essere utilizzato per esprimere tanto la forma quanto il sentimento. Descrisse la sua opera come "l'arte di disporre in maniera decorativa i vari elementi a disposizione del pittore per esprimere i propri sentimenti". La natura morta rimase popolare durante tutto il ventesimo secolo - prima coi Cubisti che la utilizzarono per scomporre la forma e, in seguito con artisti della Pop Art come Andy Worhol e Claes Oldenburg, che tornarono alla realtà ma con intento ironico e umoristico, rappresentando simboli commerciali come una lattina di minestra o un hamburger.


Natura morta con arance, 1910 c.
Henri Matisse


Fiori e frutta, 1716
Rachel Ruysch



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