klimt

Klimt nei suoi primi lavori mostra una precisione di disegno e di esecuzione assolutamente straordinarie, ponendosi però in un filone di eclettismo storicistico tipico di una certa cultura del secolo scorso in cui gli elementi della tradizione, in particolare rinascimentale, vengono ampiamente rivisitati e riutilizzati. La sua personalità comincia ad acquisire una importante caratteristica intorno al 1890 quando la sua pittura partecipa sempre più attivamente al clima simbolista europeo. Ma la svolta che portò Klimt al suo inconfondibile stile avvenne dieci anni dopo con il quadro «Giuditta (I)» del 1901. Da questo momento il suo stile si fa decisamente bidimensionale, con l’accentuazione del linearismo e delle campiture vivacemente decorate. Due viaggi compiuti a Ravenna nel 1903 diedero a Klimt ulteriori stimoli. Da quel momento l’oro, già presente in alcune opere precedenti, acquista una valenza espressiva maggiore, fornendo la trama coloristica principale dei suoi quadri. Il periodo aureo di Klimt si concluse nel 1909 con il quadro «Giuditta (II)». Seguì un periodo di crisi esistenziale ed artistica dal quale Klimt uscì dopo qualche anno. Il suo stile conobbe una nuova fase. Scomparsi gli ori e le eleganti linee liberty, nei suoi quadri diviene protagonista il colore acceso e vivace. Questa fase viene di certo influenzata dalla pittura espressionista che già da qualche anno si era manifestata in area tedesca. E Klimt l’aveva conosciuta soprattutto attraverso all’attività di due artisti viennesi, già suoi allievi: Egon Schiele e Oscar Kokoschka. La sua attività si interruppe nel 1918, quando a cinquantasei anni morì a seguito di un ictus cerebrale.

GIUDITTA                           GIUDITTA2

Gustav Klimt è uno dei pittori più amati dalle donne, perché esaltano la figura femminile, impreziosendola di stupendi sfondi dorati, che ricordano i mosaici bizantini e le decorazioni arabe; ornamenti molto ricchi di dettagli, come nello stile Liberty del tempo. Per i suoi contemporanei però fu una figura molto controversa: il suo lavoro era infatti costantemente criticato per essere troppo sensuale ed erotico, ed il suo simbolismo troppo deviante. Oggi i suoi dipinti sono considerati i più rappresentativi della cultura Viennese del tempo, che è anche quella in cui è vissuto Sigmund Freud.

I "serpenti d'acqua" è un'opera del 1905 in cui evidente è appunto l' amore di Klimt per la figura femminile.La donna era il suo soggetto preferito: nuda o riccamente agghindata, in movimento o seduta, sdraiata o in piedi. Non erano solo belle donne quelle che interessavano Klimt: nei suoi dipinti sono frequenti anche donne anziane o gravide.

"Speranza" è a parer mio uno dei dipinti più suggestivi ed emblematici di klimt: La Speranza viene allegoricamente rappresentata nella figura di una giovane donna incinta. Una donna nuda, piena di promessa e di futuro, che al contempo allude all’incontro intimo avvenuto dentro e fuori di lei. Incontro d’amore da cui è scaturito quel corpo che ora ella contiene. Il dipinto è poetica esaltazione della carne, e soprattutto di quella femminile: soffice terra dell’attesa e del miracolo. Il maschile è presente come allusione probabilmente nelle figure di fondo niente affatto rassicuranti: immagini deformate in cui l’avarizia, l’invidia, la morte maledicono astiosamente lo sbocciare della vita. La nudità di questo corpo non ha malizia e non suscita concupiscenza, ma un naturale, quasi selvatico senso del meraviglioso. Un uomo e una donna si sono amati, coi loro corpi si sono stretti in un abbraccio sufficientemente audace da tradursi in nuova vita, e ora un altro abbraccio lega fra loro madre e figlio: due persone, due corpi, due esistenze. L’una legata all’altra.

E per concludere l'opera sicuramente più conosciuta nonchè ritenuta più rapperesentativa: "Il bacio"è un dipinto ad olio su tela di cm 180 x 180 realizzato nel 1907-08. Quest'opera, in pieno accordo con i canoni dello stile Liberty, è dipinta su tela con decorazioni e mosaici (Klimt aveva un debole per i mosaici di Ravenna) in color oro sullo sfondo. L'uomo, in piedi, si piega per baciare la donna che sta inginocchiata sul prato tra i fiori e sembra accettare il bacio, partecipando emotivamente. Solo la faccia e le braccia dei personaggi sono realistiche, il resto del quadro è formato da tinte piatte e volumi geometrici accostati. La faccia della donna è racchiusa fra le mani del maschio, il quale ha il braccio della femmina sul collo. Klimt ha vestito, ed è curioso da notare, i suoi personaggi con la lunga tunica che era solito portare. La coppia è contornata da un ovale.Le forme geometriche sono abbastanza allusive,sul vestito dell'uomo vi sono raffigurati dei rettangoli posizionati in verticale,sul vestito della donna sono raffigurati dei cerchi concentrici,tutte e due le forme geometriche ricordano il sesso dei soggetti che indossano quelle tuniche. Nella parte d'oro che ricopre l'uomo vi sono figure rettangolari e in bianco e nero, mentre la donna sembra essere punteggiata con mazzi di fiori ed è caratterizzata da forme rotondeggianti e prive di ogni possibile spigolo.