BACON

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..La vita..

Francis Bacon è nato in una clinica di Dublino,da genitori inglesi.Secondogenito di Anthony Edward Mortimer Bacon (detto Eddie) e Christina Winifred Loxley Firth (detta Winnie). Il padre discendeva da una famiglia che vantava nobili origini, imparentata forse con il famoso filosofo omonimo del pittore. Eddie era un uomo iracondo e tirannico, capitano della fanteria leggera dell'esercito britannico in pensione.Winnie Firth, proveniva invece da una facoltosa famiglia di Sheffield che aveva fatto fortuna commerciando acciaio e carbone. Francis Bacon racconta che il padre decise di sposare la diciannovenne Winnie, (di 14 anni più giovane di lui), nonostante la ferma opposizione della famiglia della ragazza, solo dopo aver attentamente valutato i vantaggi economici. I due si sposarono a Londra nel 1903. Approfittando della dote ricevuta con il matrimonio intraprese l'attività di allenatore di cavalli da corsa (una passione, quella per la caccia e per gli sport all'aria aperta, che non l'avrebbe mai abbandonato), e ben conscio del fatto che in Irlanda l'impresa avrebbe avuto dei costi inferiori, si trasferì con la famiglia a Connycourt House, vicino al villaggio di Kilcullen, nella contea di Kildare, non lontano da Dublino.I Bacon si trasferirono a Londra durante la prima guerra mondiale a causa degli obblighi militari del capofamiglia, in servizio al British War Office, quando tornarono trovarono un'Irlanda cambiata dalla sollevazione di Pasqua del 1916, e i paese si sarebbe ulteriormente diviso con la guerra d'indipendenza (1919-1921) e la guerra civile (1922-1923). A causa dei forti attacchi d'asma che lo costringevano a letto per giorni, Francis non frequentava la scuola regolarmente, e i genitori decisero di affidare la sua istruzione a un sacerdote,che non lasciò tracce rilevanti sulla formazione del futuro pittore. Poco prima del quindicesimo compleanno, Francis fu mandato in collegio secondo la tradizione di famiglia, nella Dean Close School di Cheltenham, vicino alla proprietà che i Bacon avevano da poco preso in affitto a Gotherington, in Inghilterra, dove rimarrà confinato dal 1924 al 1926. Questo periodo non era ricordato dal pittore in modo molto positivo, ma sicuramente lo avviò alla propria educazione sentimentale: già dall'età di quindici anni Francis era consapevole della propria omosessualità. Quando tornò in famiglia dopo aver lasciato la scuola andò incontro a contrasti sempre maggiori con il padre, che vedeva la sua manifesta intenzione di dedicarsi all'arte come una pericolosa decadenza di costumi che lo avrebbe condotto alla povertà. Ancora peggio per il vecchio Eddie erano le voci che Francis era stato allontanato dalla scuola per i suoi rapporti ambigui con i coetanei, (in quel periodo l'omofilia, considerata un reato fino al 1968, veniva severamente punita), e così se era troppo scioccato per opporsi al figlio che discuteva di vestiti continuamente e si vestiva da donna alle feste di famiglia, con tanto di larghi cappelli a falde anni '20, rossetto, tacchi alti e sigaretta con bocchino, quando lo sorprese a provarsi la biancheria intima della madre davanti a uno specchio lo cacciò di casa.




Il livello di violenza espressiva dei dipinti eseguiti negli anni dell’immediato dopo guerra è subito sconvolto in “QUADRO 1946 “ da una aspirazione angosciosa così estrema che arriva a toccare punte di un sarcasmo feroce che svela un certo umorismo violento, cinico che farà parte di molte opere dell’autore. La stesura di questo quadro è ancora una volta un’avventura per l’autore. Bacon inizia con l’intenzione di realizzare una scena di paesaggio ma durante la sua esecuzione sopravviene il motivo di uno scimpanzé in un campo d’erba, poi evoluto in un uccello rapace , alla fine tutto si confonde nell’immagine definitiva, in cui il campo è scomparso. Dello scimpanzé e del rapace non rimangono che frammenti confluiti in altre idee se non impressioni. L’esito risulta come un percorso più profondo di quello razionale, tra l’inconscio e il conscio, dominato se si può dire anche solo dalla semplice, sensazione ed è proprio questa la condizione privilegiata per tirate fuori la realtà dai colori. Non un arte votata al caso, ma un’arte semplice che nasce direttamente dall’esperienza dell’artista con le sue sensazioni e le sue immagini, libera da qualsiasi pretesa.

LA PITTURA

Francis Bacon è nato nel secolo che ha rinnegato la pittura non solo in Italia ma in tutto il mondo soprattutto dopo le famose avanguardie e tutto quello che ha fatto seguito ai movimenti estremamente rivoluzionari come i Dada. Nasce in questo periodo la pittura astratta proprio come una domanda, come una possibilità nuova a un mondo di cui non si capiscono più le ragioni. La cosa interessante è che Bacon vive interamente nel secolo scorso, morendo nel 1992 , dando vita ad una pittura solo figurativa, ritenendo la pittura astratta una pittura disimpegnata e comunque una pittura da dilettanti. In un momento in cui tutto il mondo si chiede cosa sia la realtà in arte Bacon ridà a questa realtà un segno e ridà soprattutto alla forma un significato. La forma diventa il suo interesse principale.