Home

Nascita dei primi dj

La nascita del vero dj risale quasi sicuramente al club The Sanctuary ad opera di un italo-americano, Francis Grasso: la folla andava in delirio per i perfetti accostamenti di ritmo e quei strani esperimenti di batterie e percussioni incrociate. Nei primi anni 70 alcuni dj's di origine italiana sono protagonisti delle scene disco: Nicky Siano (divenuto in seguito resident del mitico Studio 54), inizia a proporre musica innovativa, come Love's Theme di Love Unlimited Orchestra, T.S.O.P. di M.F.S.B., mentre Dave Mancuso lancia uno sconosciuto singolo import, Soul Makossa di Manu Dibango: improvvisamente la Disco emerge dai clubs e diventa fenomeno di massa.

Dj's ed i produttori divennero le stars di questo nuovo filone musicale, e tra quest'ultimi Tom Moulton che presentò un'innovazione notevole: lui inventò letteralmente il discomix (inizialmente chiamato "Giant 45"). La sua idea creativa portò alla pubblicazione ufficiale del primo 12 pollici: " Ten Percent" dei Double Exposure uno dei singoli più venduti della storia della storia della Disco Music, su etichetta Salsoul. Fondata nel 1975 da Joe e Ken Cayre con la collaborazione del musicista latinoamericano Joe Bataan, con l'idea di unire ritmi latinoamericani con R&B, la Salsoul fu la prima label a distrubuire il mix sul mercato di massa.

Nella tarda metà dei '70 il contagio tocca anche l'Europa e dal Vecchio Continente arrivano i primi hits : "Love to love you baby" di Donna Summer, prodotto da Giorgio Moroder fu il brano più lungo della Disco Music, consacrando la giovane artista come Disco Queen dei clubs. Il genere stava influenzando notevolmente la società ed alla fine del 1977 il film " Saturday Night Fever " trasformò la musica di discoteca in una moda che contagiò tutti i giovani del periodo: grande successo per il film, la sua colonna sonora e consacrazione definitiva per l'interprete principale John Travolta.

Nel 1980, Disco era divenuta una parola tabù e per la gente era diventata un modo per definire uno stile di ballo più che un genere musicale. Le radio che per anni l'avevano trasmessa tutto il giorno, tornarono ai loro vecchi formati mentre un altro grave problema stava dando il colpo di grazia: l'AIDS che provocò la morte di molti artisti, produttori, e stars che orbitavano nel mondo delle discoteche. Nonostate ciò, la Disco sopravvisse grazie a clubs come il già citato Paradise Garage e the Saint, che la riportarono di nuovo nell'underground e da lì lentamente, con l'aiuto di nuovi strumenti e tecnologie, dj's e produttori iniziarono a creare e a sperimentare nuovi suoni basati sulla Disco: Grandmaster Flash dava il suo contributo ad una teoria di mix veloce e rap creando le basi dell'hip hop e Frankie Knucles di Chicago, Larry Levan e Tony Humpries di New York diedero vita ad un genere che avrebbe continuato la vita della Disco fino ai nostri giorni. La Disco Music non morì: si evolse semplicemente in qualcosa di nuovo chiamata House Music...