Le principali influenze che Kandinskij subì a Monaco furono quello dello Jugendstil(nome che presero in Germania le espressioni artistiche dell'Art Nouveau). Infatti Il cavaliere azzurro, dipinto del 1903 è ancora ricco di fascino decorativo. Su una collina verde-dorata, che occupa quasi lintera superficie della tela e che è disegnata da una delicata linea curva continua, un cavaliere dal mantello azzurro è lanciato al galoppo sul bianco destriero. Kandinskij era legatissimo alle storie e alle tradizioni del Medioevo russo e lartista amava molto il soggetto dei cavalieri.
Il cavaliere azzurro_Kandinskij (1903)
Dal momento in cui si trasferisce a Monaco inizia il periodo più intenso e produttivo della sua vita artistica. Nel 1910 pubblica il testo fondamentale della sua concenzione artistica: «Lo spirituale nellarte». È un testo fondamentale per comprendere la sua opera. Al quarto capitolo Kandinskij scrive:
il più ricco insegnamento viene dalla musica. Salvo poche eccezioni, la musica è già da alcuni secoli larte che non usa i suoi mezzi per imitare i fenomeni naturali, per esprimere la vita psichica dell artista e creare la vita dei suoni. Un artista che non abbia come fine ultimo limitazione, sia pure artistica, della natura, ma sia un creatore che voglia e debba esprimere il suo mondo interiore vede con invidia che queste mete sono state raggiunte naturalmente e facilmente dallarte oggi più immateriale, la musica. E comprensibile che si volga ad essa e tenti di ritrovare le stesse potenzialità nella propria arte. Nasce di qui lattuale ricerca di un ritmo pittorico, di una costruzione matematica astratta; nasce qui il valore che si da alla ripetizione della tonalità cromatica, al dinamismo dei colori ecc.
Le riflessioni sui rapporti tra pittura e musica convincono Kandinskij che la pittura deve essere sempre più simile alla musica e che i colori devono sempre più assimilarsi ai suoni. La musica, infatti, è pura espressione di esigenze interiori e non imita la natura: è astratta. Anche la pittura, secondo Kandinskij, deve essere astratta, abbandonando limitazione di un modello. Solamente una pittura astratta, cioè non figurativa, dove le forme non hanno attinenza con alcunché di riconoscibile, liberata dalla dipendenza con loggetto fisico, può dare vita alla spiritualità.
Lartista affronta la pittura astratta attraverso tre gruppi di opere, che anche nelle loro denominazioni indicano il legame dellarte di Kandinskij con la musica: "impressioni", "improvvisazioni" e "composizioni". Impressioni sono i quadri nei quali resta ancora visibile limpressione diretta della natura esteriore; improvvisazioni, quelli nati improvvisamente dallintimo e inconsciamente; composizioni quelli alla cui costruzione partecipa il cosciente, definiti attraverso una serie di studi. Kandinskij dopo questo passaggio, non ritornerà mai più alla pittura figurativa. Effettuò 6 impressioni 36 improvvisazioni e 10 composizioni.
Impressioni   Improvvisazioni  Composizioni
Tornato in Russia nel 1914 prende parte al rinnovamento della società e della vita culturale del suo paese dopo la rivoluzione dottobre: riorganizza i musei di provincia, crea listituto per la cultura pittorica (1918) e fonda laccademia di scienze artistiche (1920). Partecipa al clima avanguardistico russo che in quegli anni conosce importanti fermenti con la nascita del Suprematismo e del Costruttivismo. Tuttavia, avvertita limminente svolta normalizzatrice, che avrebbe di fatto tolto spazio alla ricerca delle avanguardie, nel 1921 ritorna in Germania e non farà più ritorno in Russia.
Nel 1921 ottiene il permesso di recarsi in Germania per sei mesi. Non farà mai più ritorno in patria. Nel 1922 diviene professore al Bauhaus di Weimar, libera scuola darte e mestieri. Kandinskij lega in particolare con il pittore svizzero Paul Klee, il pittore russo Alexej Jawlensky e il pittore e fotografo americano Lyonel Feininger. Con essi fonda il gruppo «Die blaue Vier» (I quattro azzurri), che idealmente si lega al precedente gruppo del Cavaliere Azzurro.
In questa fase il suo astrattismo conosce una svolta molto decisa. Nella prima fase i suoi quadri si componevano di figure molto informi mischiate senza alcun ordine geometrico. Anche i colori erano molto vari, mischiati tra loro, ottendendo infinite varietà cromatiche intermedie. Nella nuova fase, coincidente con il suo insegnamento al Bauhaus, i quadri di Kandinskij assumono un ordine molto più preciso. Si compongono di forme dalle geometrie più riconoscibili e dalle tinte più separate tra loro.
Ciò segna un passaggio ben preciso nel suo approccio allarte astratta. Nella prima fase il suo astrattismo risponde solo alle sue esigenze interiori di esprimere emozioni e sentimenti. Nella seconda fase prevale la necessità della didattica, e quindi la razionalizzazione di un metodo che possa essere di insegnamento agli allievi. Anche se ciò è stato spesso interpretato come un impoverimento della sua vena creativa, è questo uno sforzo che egli compie che sarà fondamentale per la nascita di una estetica veramente moderna e attuale.
Nel 1933 però il Bauhaus viene chiuso dal regime nazista e nellanno successivo Kandinskij per motivi politici abbandona la Germania per la Francia. A Parigi vive gli ultimi 10 anni della sua vita, muore il 13 dicembre 1944.