C'Eravamo tanto amati: Un film, tante storie
Locandina del fim
Cast Artistico
- Nino Manfredi ... Antonio
- Vittorio Gassman ... Gianni Perego
- Stefania Sandrelli ... Luciana Zanon
- Stefano Satta Flores ... Nicola Palumbo
- Giovanna Ralli ... Elide Catenacci
- Aldo Fabrizi ... Romolo Catenacci
- Mike Bongiorno ... Se stesso
- Federico Fellini ... Se stesso
- Marcello Mastroianni ... Se stesso
- Vittorio De Sica ... Se stesso
Giovanna Ralli
Cast Tecnico
- Regia: Ettore Scola
- Soggetto e Sceneggiatura: Age (Agenore Incrocci), Furio Scarpelli, Ettore Scola
- Direttore della Fotografia: Claudio Cirillo
- Musiche: Armando Trovajoli
- Montaggio: Raimondo Crociani
- Scenografia: Luciano Ricceri
- Produzione: DEANTIR Film
Premi
- Nastro d'Argento 1975 per la miglior Sceneggiatura (Age-Scarpelli-Scola)
- Nastro d'Argento 1975 per il miglior attore non protagonista (Aldo Fabrizi)
- Nastro d'Argento 1975 per la miglior attrice non protagonista (Giovanna Ralli)
- Gran Premio al Festival di Mosca nel 1975
Nino Manfredi e Vittorio Gassman
La Storia
Tre amici ex partigiani si ritrovano a Roma poco dopo la conclusione della guerra: Antonio è portantino all'ospedale San Camillo, Gianni fa l'avvocato, mentre Nicola è un insegnante appassionato di cinema che è venuto via dalla sua città d'origine. I si innamorano della bella Luciana e a causa di lei interrompono i rapporti e si perdono di vista.
Dopo molti anni, Antonio ritrova per caso Gianni e decide di organizzare una rimpatriata con lui e Nicola, ma le cose sono profondamente cambiate: Gianni ha sposato la figlia di uno zotico palazzinaro ed è diventato ricco e arrivista, ma non ha il coraggio di rivelarlo agli amici; Nicola, che ha lasciato l'attività di insegnante per quella di critico cinematografico (limitandosi a fare il "Vice") è un intellettuale deluso dalla vita e dalla politica, abbandonato dalla moglie edal figlio; Antonio, nonostante gli avvenimenti avversi che gli sono capitati, è l'unico che è rimasto quello di una volta. Dall'incontro, i tre capiscono infatti di essere cambiati e di non essere più quelli di un tempo.
Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Stefano Satta Flores
Analisi del film
C'eravamo tanto amati, oltre ad essere uno dei vertici più elevati della cosiddetta "Commedia all'italiana", rappresenta anche una efficacissima sintesi dei primi trent'anni circa della Repubblica Italiana. I protagonisti del film simboleggiano tre tipologie di personaggi della società (e della politica) italiana. La figura di Nicola (interpretato da un eccellente Satta Flores, un bravo attore prematuramente scomparso e poco valorizzato dal cinema)incarna le sconfitte di quegli intellettuali che, ottenebrati dalle loro convinzioni politico-culturali e convinti di essere moralmente al di sopra di tutti ("L'intellettuale è più oltre!", afferma il personaggio in un passaggio del film) finiscono per essere lasciati soli ed abbandonati. Più complesso è il personaggio di Gianni, che non rimane statico, ma si evolve per tutta la durata della pellicola, mostrando gradualmente tutte le sue sfaccettature: da personaggio positivo egli assume le forme di una figura subdola, cinica e falsa, superando in malvagità il rozzo suocero costruttore ( un "monumentale"- in tutti i sensi - Aldo Fabrizi). Lineare e corente è invece Antonio (nel quale si identificano infatti regista e sceneggiatori): egli rappresenta il "cittadino ideale" che, nonostante le avversità della vita, continua a lottare per un futuro migliore.
Stefania Sandrelli e Nino Manfredi
Il mio giudizio
Ho scelto di parlare di questo film perchè rappresenta l'emblema di quel cinema italiano (di cui oggi si ritrovano le tracce in bravi registi come Paolo Virzì) capace di fondere dramma e commedia senza l'uso di volgarità, creando opere di grande prestigio. Inoltre, in quest'opera emergono, secondo me, i veri valori dell'amicizia e del rispetto reciproco (incarnati nella figura di Antonio), che non vengono meno neanche nei momenti più avversi della vita.
Aldo Fabrizi in una scena del film
Curiosità
- Inizialmente il film doveva essere soltanto la storia di Nicola, che doveva pedinare per tutto il film Vittorio De Sica ( cui il film è dedicato), reo di aver abbandonato il Neorealismo per concedersi al cinema più commerciale
- Nella sceneggiatura originale, l'incontro tra Antonio e Luciana avveniva sul set di Pane, Amore e Fantasia , di Luigi Comencini. Nel film essi s'incontrano mentre Federico Fellini (che appare nel ruolo di se stesso assieme a Marcello Mastroianni) sta girando la celebre scena della Fontana di Trevi nel film La Dolce Vita .
- Nel ruolo della moglie di Romolo Catenacci (Fabrizi) appare Elena Fabrizi (meglio nota come "Sora Lella"), nella realtà sorella dell'attore romano.
- Giovanna Ralli aveva già interpretato il ruolo della figlia di Aldo Fabrizi in altri tre film. (La famiglia Passaguai , La famiglia Passaguai fa fortuna e Papà diventa mamma )
Alessio Matteini