In programma nello spazio milanese: appuntamenti dedicati alla
produzione di NIO architecten ampiamente documentata in un recente
volume monografico pubblicato da Equal Books, Corea; a Gianni Pettena,
protagonista dell'Architettura Radicale fiorentina, in occasione
dell'acquisizione di un nucleo di sue opere storiche in collezione; a
Paolo Canevari, artista affermato a livello internazionale che ha
esposto a Prato nel 1992 una grande installazione rimasta in collezione
ed al quale il Centro Pecci dedica un'ampia ricognizione personale a
Prato dal 20 marzo al 1 agosto 2010.
Centro Pecci a Prato
L'avveniristico progetto concepito dallo studio olandese NIO
architecten, considerato fra i nuovi protagonisti dell'attuale panorama
internazionale dell'architettura, sintetizza al meglio la centralità
propulsiva che l'istituzione museale pratese ha assunto negli ultimi
anni aprendosi e irradiandosi al territorio provinciale e regionale. A
Prato il nuovo edificio sarà collegato alla sede originaria, di cui
riqualificherà e potenzierà funzioni e servizi, stagliandosi
nell'ambiente urbano con la sua forma aerodinamica circolare e la
copertura metallica scintillante e affermando con la sua alta torre
zigzagante il ruolo di “sensore” del museo, pronto a ricevere gli
stimoli culturali provenienti dall’esterno e a diffondere intorno a sè
le proprie proposte e offerte culturali.
La valorizzazione e il rafforzamento dell'attività del Centro Pecci
rappresentano investimenti strategici per Prato e la Toscana, che vi
identifica uno dei fulcri più avanzati del proprio sistema culturale, un
indicatore del rinnovamento in atto nel sistema economico e sociale del
territorio, punta avanzata del suo sviluppo metropolitano, turistico e
commerciale, oltreché segnale concreto dell'avanzamento e della
diffusione di linguaggi e saperi contemporanei in una terra di lunghe
tradizioni culturali e grandi civiltà artistiche del passato.
In un periodo di crisi economica e sociale, l'indagine dell'attualità e
il confronto con le sfide del presente costituiscono risorse collettive,
anziché vie di fuga. La presenza del museo d'arte contemporanea funge
da stimolo alla capacità di riflettere su ciò che sta accadendo e di
immaginare ciò che potrà avvenire in futuro. Esprime l'intenzione di
dare "continuità" a una lunga tradizione storica, nel contesto di una
città e una regione in cui la vocazione alla ricerca, alla
sperimentazione e alla produzione di oggi rimanda già a domani: in fondo
l’arte è ed è sempre stata anche questo.
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Inaugurazione mercoledì 14 aprile 2010 dalle 18.00 alle 24.00
MUSEO PECCI MILANO