Villa Menafoglio Litta Panza è una dimora settecentesca nel rione di Biumo Superiore, a Varese, in posizione leggermente elevata. Fu voluta dal marchese Menafoglio, importante banchiere dell'epoca, e ampliata in epoca neoclassica dall'architetto Luigi Canonica dopo l'acquisto del duca Litta. Dal 1930 la villa passò di proprietà al conte Ernesto Panza di Biumo fino a quando il figlio Giusseppe la donò al FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano). La villa è famosa in tutto il mondo per l'importante collezione d'arte contemporanea conservata, per volere dell'ultimo proprietario. L'interno è arredato con suntuosi mobili risalenti ai secoli dal XVI al XX. Oltra alla collezione di opere contemporanee il conte ha raccolto opere d'arte africana e precolombiana che si fondono perfettamente con l'ambiente. Il corpo centrale dlla villa, un tempo appartamento della famiglia, conserva il Salone di rappresentanza(Salone Impero) in stile neoclassico e altre sale al piano terra e al primo piano dove arte contemporanea si fonde con arte precolombiana, africana in un rapporto molto caro al conte, tutto arredato con mobili antichi. La parte dei "rustici", anitca dimora della servitù, conserva opere d'arte ambientale, appositamente create per quel luogo (Irwin, Turrell). Le antiche scuderie custodiscono al loro interno mostre temporanee. Al di là e intorno alla villa si erge un parco di oltre 33.000 metri quadrati in stile italiano, inglese e francese. Ingresso primo piano Stanza con opere di Spalletti e Arends Stanza Scuderia con opere di Puryear Scuderia grande Acquarello