" IL TRASPORTO DI CRISTO AL SEPOLCRO "

DI

JACOPO CARRUCCI detto "IL PONTORMO"


"Deposizione" 1526 - 1528 circa. Firenze, Chiesa di Santa Felicita,Cappella Capponi

ANALISI DELL'OPERA: il soggetto

La tavola raffigura il trasporto di Cristo morto al sepolcro, ma nel dipinto non compare la croce, solitamente presente sullo sfondo della scena. Il corpo abbandonato di Gesù, illuminato da una luce abbagliante, è sorretto da due giovani che sembrano avanzare faticosamente, ma che in realtà stanno in punta di piedi,quasi danzassero. Al Cristo inerme si contrappone la Vergine raffigurata mentre sta per svenire, secondo uno schema iconografico consueto nelle crocifissioni, Accorrono a sorreggerla le pie donne, mentre alle sue spalle si intravede l'apostolo Giovanni, probabile autoritratto del pittore. La scena si svolge in un paesaggio indefinito e irreale, dove l'unico riferimento naturalistico è la nuvola raffigurata a sinistra. La forte luce frontale è amplificata dalle tonalità chiare delle figure in primo piano, che vestono in rosa e giallo, mentre l'azzurro predomina nell'abbigliamento dei personaggi più arretrati.

Il volto di Gesù(particolare)

il volto della Vergine e il presunto autoritratto del Pontormo(Apostolo Giovanni)

L'unico elemento naturalistico "una nuvola"

La composizione

la composizione,inscrivibile in un cerchio, accompagna la forma arcuata della tavola. Rifiutando le norme prospettiche proprie dell'arte rinascimentale. Il Pontormo ha creato una composizione improbabile, dove le figure dello sfondo poggiano su un ipotetico piano esageratamente alto. La spazialità è resa solo dalle masse dei corpi, che si dispongono in diagonale e arretrano nello spazio. In accordo con quanto già proposto da Michelangelo, e poi largamente ripreso dagli artisti del Cinquecento, nel dipinto predomina la linea serpentina, che definisce l'andamento del corpo di Cristo, di quello dei due giovani che lo sorreggono e della figura della vergine.